Ordine Nero

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Ordine Nero è stata un’organizzazione segreta terroristica di matrice neofascista, sorta nel 1974 a seguito dello scioglimento di Ordine Nuovo, avvenuto nel novembre del 1973 per decreto ministeriale. La disgregazione di Ordine Nuovo e la contemporanea crisi di Avanguardia Nazionale portarono alla nascita di Ordine Nero, che raccolse l’eredità ideologica e operativa delle Squadre d’Azione Mussolini, un gruppo terroristico attivo in Lombardia tra il 1972 e il 1973 sotto la guida di Giancarlo Esposti. L’obiettivo dichiarato dell’organizzazione era destabilizzare lo Stato italiano attraverso un’escalation di attentati che mirassero a provocare un clima di tensione e terrore, funzionale a un colpo di Stato.

Le Rivendicazioni e le Attività Terroristiche

Gli attentati rivendicati da Ordine Nero furono dieci, tutti caratterizzati da volantini uniformi, ricavati tramite copia xerografica da un originale, che recavano messaggi di matrice politica contro la sinistra, i sindacati e le istituzioni. Gli attentati furono spesso firmati da sezioni diverse dell’organizzazione, intitolate a figure simboliche del pensiero fascista e nazionalista, come “Codreanu”, “Brasillach”, “Mishima” e “Nietzsche”. Tuttavia, a questi attentati si sommarono altri episodi attribuiti a gruppi affini, che adottarono nomi e modalità simili per rivendicare azioni terroristiche.

Fra i principali attentati riconducibili a Ordine Nero figurano:

  • 13 marzo 1974: due esplosioni a Milano, una presso l’agenzia pubblicitaria del Corriere della Sera e un’altra al Centro Studi Gramsci.
  • 21 marzo 1974: una bomba a Vaiano (PO) danneggia una rotaia destinata al passaggio del treno Palatino, sfiorando una strage.
  • 23 aprile 1974: esplosioni nella casa del popolo di Moiano (PG), nella sede del PSI di Lecco e all’esattoria comunale di Milano.
  • 10 maggio 1974: attentati ad Ancona e Bologna, dove una bomba rischiò di far crollare una palazzina abitata da dodici famiglie.

L’organizzazione portò avanti una strategia di terrore crescente, culminando nella strage dell’Italicus (agosto 1974) e nell’attentato di Brescia (maggio 1974), eventi in cui si intrecciarono gli interessi di più gruppi dell’eversione di estrema destra.

Pierluigi Concutelli: Il “Comandante” e l’Evoluzione dell’Eversione

Un ruolo chiave nella galassia neofascista del periodo fu ricoperto da Pierluigi Concutelli, figura carismatica e letale dell’estremismo nero. Concutelli, esponente di Ordine Nuovo e successivamente legato a Ordine Nero, si distinse per la sua radicalità ideologica e per il coinvolgimento diretto in operazioni di estrema violenza.

Concutelli si autodefiniva un “rivoluzionario” e incarnava la concezione del “terrorismo puro” teorizzata da Giancarlo Esposti. La sua strategia si fondava sulla creazione di un clima di terrore generalizzato attraverso attentati contro obiettivi simbolici, istituzionali e civili, per minare la stabilità dello Stato e favorire un intervento militare. Il nome di Concutelli emerse più volte nelle indagini su Ordine Nero, e la sua rete di contatti contribuì a rafforzare i legami tra l’organizzazione e altre formazioni neofasciste, come i Nuclei Armati Rivoluzionari (NAR).

Nel 1976, Concutelli fu arrestato per l’omicidio del magistrato Vittorio Occorsio, simbolo della lotta contro l’eversione di estrema destra. Questo omicidio, descritto come un atto vendicativo nei confronti del magistrato che aveva guidato l’inchiesta su Ordine Nuovo, evidenziò il livello di pericolosità delle bande terroristiche di cui Concutelli era parte.

Struttura e Obiettivi di Ordine Nero

Le indagini accertarono che Ordine Nero era articolata in sette unità territoriali, con le sezioni milanese e toscana particolarmente attive. Il gruppo si avvaleva di un’organizzazione clandestina con cellule ristrette e dotate di autonomia operativa, capaci di agire simultaneamente in diverse regioni italiane.

Giancarlo Esposti, figura centrale nella fondazione di Ordine Nero, teorizzava una strategia di terrore finalizzata a portare il paese in una situazione di emergenza che giustificasse l’adozione di misure eccezionali, fino a un colpo di Stato. Esposti ipotizzava attentati anche contro obiettivi religiosi e istituzionali, che sarebbero stati falsamente attribuiti a gruppi di sinistra per alimentare la tensione politica.

Connessioni Politiche e Strategiche

La relazione di Ordine Nero con altri gruppi eversivi e con ambienti politici più ampi fu al centro di diverse inchieste. Si scoprì che l’organizzazione aveva legami con il Movimento di Azione Rivoluzionaria di Carlo Fumagalli e con la Rosa dei Venti, una rete di militari, ufficiali e civili coinvolti in progetti di golpe. Ordine Nero si trovò al crocevia di una galassia di gruppi che, pur condividendo l’ideologia neofascista, operavano su scala diversa e con obiettivi talvolta divergenti.

Eredità e Conseguenze

La stagione del terrore di Ordine Nero rappresentò una delle fasi più oscure della strategia della tensione in Italia. L’organizzazione, pur cessando di esistere formalmente alla fine degli anni ’70, lasciò un’eredità di violenza e destabilizzazione che continuò a influenzare il panorama politico e sociale italiano per anni.

La figura di Pierluigi Concutelli, insieme a quella di Giancarlo Esposti e di altri leader di Ordine Nero, incarna il volto più estremo e determinato dell’eversione neofascista, testimoniando l’intensità e la pericolosità delle dinamiche politiche di quegli anni.

Giancarlo Esposti
Giancarlo Esposti

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